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136. Il dottor Stranamore

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Il seguente problema può essere risolto in maniera semplice, ma anche in modo molto più complicato.

Due treni distanti 200 km (ad esempio uno a Milano e l’altro a Bologna) si muovono l'un verso l'altro ad una velocità costante di 50 km/h. Una mosca parte dalla testa di un treno per arrivare a quella dell'altro e continua a fare avanti e indietro fino a quando i due treni si passano accanto (dalle parti di Parma). La mosca vola alla velocità di 75 km/h.

Qual è la distanza totale percorsa dalla mosca?

La mosca tocca ogni treno infinite volte, quindi si può risolvere il problema con carta e penna sommando la serie di infinite distanze decrescenti.

Questo è il metodo più complicato per risolvere il problema.

 

Il secondo modo è molto semplice: si divide la distanza di 100 km(necessaria per arrivare a Parma) per la velocità dei 2 treni 50 km/h, ottenendo 2 ore.
In questo tempo la mosca percorre 150 km (75 km/h moltiplicati per 2 ore).

Questo problema fu posto a John von Neumann (1903-1957), matematico, fisico e informatico ungherese naturalizzato statunitense, noto per la sua incredibile memoria e per la capacità di risolvere mentalmente calcoli molto complessi. Considerato uno dei più grandi matematici della storia moderna, insieme a Leó Szilárd, Edward Teller ed Eugene Wigner, faceva parte del "clan degli ungheresi" ai tempi di Los Alamos e del Progetto Manhattan, che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche.

Nel 1926 aveva ipotizzato che un sistema quantistico si può considerare come un punto di uno “spazio di Hilbert”, analogo a quello euclideo, ma con infinite dimensioni (corrispondenti ai possibili infiniti stati del sistema): le grandezze fisiche (come posizione e momento) sono rappresentate come operatori agenti su questi spazi. La meccanica quantistica è così ridotta alla matematica degli operatori (lineari Hermitiani) su spazi di Hilbert.

Poco tempo dopo aver assistito in condizioni troppo esposte all’esplosione di una bomba H nell’atollo di Bikini, gli fu diagnosticato un cancro alle ossa e al pancreas, che arrivò presto al cervello. Continuò comunque a partecipare alle più decisive riunioni strategiche costretto su una sedia a rotelle. Sembra che sia stato lui ad ispirare la figura del dottor Stranamore (interpretato da Peter Sellers).

Esattamente 50 anni fa, il 29 gennaio del 1964, arrivava per la prima volta nei cinema Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, capolavoro di Stanley Kubrick,
 



basato sul romanzo Allarme rosso di Peter George (1958). Una delle più spietate ed irriverenti satire antimilitariste, che Kubrick riusciva a portare sul grande schermo.
 
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Tornando al problema dei treni e della mosca, quando il problema fu posto a von Neumann egli rispose immediatamente:    150 km.
"Davvero strano" disse colui che glielo aveva posto, "ma quasi tutti provano a risolverlo sommando la serie".
"Che intendi per strano?"  chiese von Neumann   "E' così che l'ho risolto!"

 
http://www.rudimathematici.com/archivio/107.pdf
http://didattica.uniroma2.it/assets/uploads/corsi/38779/John_von_Neumann,_Lapprendista_stregone_.pdf
http://www.labottegadihamlin.it/news/6987-il-dottor-stranamore-di-kubrick-compie-50-anni.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_dottor_Stranamore_-_Ovvero:_come_ho_imparato_a_non_preoccuparmi_e_ad_amare_la_bomba
http://it.wikipedia.org/wiki/John_von_Neumann


La deterrenza è l'arte di creare nell'animo dell'eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica e irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l'ordigno "Fine di mondo"è terrorizzante.
Dottor Stranamore          

137. Struttura fine

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Nel modello atomico di Bohr (1913) il nucleo, posto al centro dell’atomo, ospita protoni carichi positivamente e neutroni, mentre gli elettroni, carichi negativamente, ruotano intorno a esso entro determinati orbitali in dipendenza dal livello di energia.
Il modello, applicato all'atomo di idrogeno, ottenne risultati coincidenti, entro il margine degli errori, con lo spettro sperimentale.
Il perfezionamento del modello di Bohr, proposto da Sommerfeld e Wilson, contiene tuttavia un aspetto fondamentale, cioè la valutazione degli effetti relativistici.
In particolare, Sommerfeld, valutando il rapporto tra la velocità dell’elettrone sulla prima orbita dell’atomo di Bohr e la velocità della luce nel vuoto introdusse la costante di struttura fine” definita come:

 
Considerazioni dimensionali mostrano che essa è un numero puro, la sola quantità adimensionale che può essere formata con le tre costanti e, h e c (rispettivamente: carica dell’elettrone, costante di Planck e velocità della luce nel vuoto).
Il nome deriva dal fatto che determina la misura della separazione di struttura fine negli spettri atomici.
 
 
 
 
La formula di Sommerfeld è stata ben confermata non solo negli spettri ottici, ma anche nella regione dei raggi X. Poiché la successiva equazione di Diracper l’elettrone porta esattamente al medesimo risultato, essa fu considerata come una delle poche acquisizioni definitive della fisica. Tuttavia in seguito furono scoperte nuove deviazioni. La tecnica usata in questo caso fu quella delle onde radar, la stessa utilizzata nella risonanza magnetica.
La non spiegata “costante di struttura fine” alfa, caratterizza l’intensità delle interazioni elettromagnetiche nel “Modello standard”, in quanto ne esprime la costante di accoppiamento,

cioè una delle costanti che in fisica sono proprie di ciascuna delle quattro forzeo interazioni fondamentali della natura: la forza elettromagnetica, la forza nucleare debole, la forza nucleare forte e la forza di gravità.


Il più noto tentativo fatto per trovare una spiegazione al valore di alfa, fu quello di Arthur Eddington, secondo cui il reciproco di questa costante ha il valore di:
       ½ n2 (n2 + 1) + 1    per  n=4,   cioè esattamente 137.

A dire il vero, partendo da argomenti di estetica e numerologia, Eddington asserì che la costante di struttura fine (che all’epoca era stata stimata avere un valore di circa 1/136) valesse esattamente 1/136. Quando nel 1938 le misure dimostrarono che il valore di questa costante si avvicinava a 1/137, Eddington cercò di spiegarlo collegando 137 al cosiddetto numero di Eddington, una sua stima del numero esatto di elettroni nell'Universo.

La costante di struttura fine ha grande importanza nella teoria filosofico-scientifica del principio antropico; difatti questo parametro adimensionale ha una influenza fondamentale sull'universo. Se il suo valore fosse diverso anche di poco (circa il 10-20%) dal valore noto, l'universo sarebbe diverso da come lo vediamo, e le leggi fisiche non sarebbero come le conosciamo. Per esempio i rapporti tra le forze attrattive e repulsive tra le particelle elementari sarebbero diversi, con conseguenze sulla costituzione della materia e l'attività delle stelle. In un universo con alfa differente noi stessi non potremmo esistere.

La costante di struttura fine sta sempre più acquistando visibilità in cosmologia, in quanto ha un ruolo importante nella teoria delle stringhe e del multiverso.


http://it.wikipedia.org/wiki/Costanti_di_accoppiamento
http://en.wikipedia.org/wiki/Eddington_number
http://www.goodreads.com/quotes/tag/fine-structure-constant
http://storiascienza.scienze.unipd.it//CorsoIngegneria0708/Lectio6_FisNovecentoMQ.pdf


It has been a mystery ever since it was discovered more than fifty years ago, and all good theoretical physicists put this number up on their wall and worry about it.
È stato un mistero fin dalla sua scoperta avvenuta più di cinquanta anni fa e tutti i fisici teorici appendono questo numero sulla parete di fronte a loro e si interrogano sul suo significato.”
                                                                                    Richard Phillips Feynman

 
Bene, credo che attualmente la fisica sia di fronte a due problemi fondamentali. Uno è quello di arrivare a una meccanica quantistica senza infiniti e l’altro è arrivare a una meccanica quantistica che fissi il valore della costante alfa, cioè della carica elettrica elementare.
                                                                                    Paul Adrien Maurice Dirac

 
 “ If alpha [the fine-structure constant] were bigger than it really is, we should not be able to distinguish matter from ether [the vacuum, nothingness], and our task to disentangle the natural laws would be hopelessly difficult. The fact however that alpha has just its value 1/137 is certainly no chance but itself a law of nature. It is clear that the explanation of this number must be the central problem of natural philosophy.”
                                                                                                 Max Born

138. Semplicità

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La prima assegnazione dei premi Nobelrisale al 1901, quando furono consegnati il premio per la pace, per la letteratura, per la chimica, per la medicina e per la fisica. Non esiste invece il premio per la matematica, e neanche quello per l'economia, ma dal 1969 si assegna il premio per l'economia in memoria di Alfred Nobel da parte della Banca di Svezia, cosa che crea ancora numerosi fraintendimenti.

Sono quattro le persone che hanno finora ricevuto due premi Nobel:

Nell’Official Web Site of the Nobel Prize  si possono trovare biografie, letture e discorsi dei vincitori. 
Nel 1965 il premio Nobel per la fisica venne assegnato a Sin-Itiro Tomonaga, Julian Schwinger e Richard P. Feynman, per lo sviluppo dell’elettrodinamica quantistica:

"for their fundamental work in quantum electrodynamics, with deep-ploughing consequences for the physics of elementary particles"
 


 
Un’originale definizione della semplicità viene fornita nell'interessante lettura di Feynman:

The Development of the Space-Time View of Quantum Electrodynamics
 

“Vorrei un attimo fermarmi a questo punto e fare una osservazione.
Il fatto che l’elettrodinamica possa essere scritta in così tanti modi - le equazioni differenziali di Maxwell, vari principi di minimo con i campi, principi di minimo senza campi, tutti modi di tipo diverso, era qualcosa che sapevo ma che non ho mai capito. Mi è sempre sembrato strano che le leggi fondamentali della fisica, una volta scoperte, possano apparire in così tante diverse forme che a prima vista non sembrano identiche, ma che con un po’ di gioco matematico si riesca a mostrarne le relazioni. Un esempio di questo è l’equazione di Schrödinger e la formulazione di Heisenberg della meccanica quantistica. Non so perché sia così, rimane un mistero, ma era qualcosa che avevo imparato dall’esperienza. C’è sempre un altro modo di dire la stessa cosa che non assomiglia affatto al modo in cui l’hai detta prima.
Di questo fatto non conosco la ragione. Penso sia in qualche modo una rappresentazione della semplicità della natura. Una cosa come la legge dell’inverso del quadrato è proprio giusto quella che deve essere rappresentata dalla soluzione dell’equazione di Poisson, che per questo è un modo assai diverso di dire la stessa cosa che non assomiglia affatto al modo in cui l’hai detta prima. Non so cosa significhi il fatto che la natura scelga queste forme curiose, ma forse questo è un modo per definire la semplicità. Forse una cosa è semplice se si può descriverla pienamente in molti modi diversi senza sapere immediatamente che si sta descrivendo la stessa cosa.”

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139. Sezione aurea immaginaria

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Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze.
Il mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile.
Oscar Wilde    

L’identità diEulero        eix = cos x + i sen x

ha come caso particolare la bella formula              e+ 1  =  0

Dalla prima identità si ricava          2i sen x  =  e ix +  e -ix 

E posto       x  =  i ln Ф         (dove  Ф  è  la  Sezione Aurea)

si ottiene
2i sen(i ln Ф) = e - ln Ф  -  e ln Ф  = (1/Ф   Ф) =  -1

e infine
sen (i ln Ф) =  i/ 2          

Similmente si potrebbe anche ricavare:

cos (i ln(1+Ф)) =  3 /2

Diversamente dall’identità di Eulero, in questo caso,  l’unità immaginaria  i (con  i2= -1)  non è messain relazione con π, ma conla  Sezione Aurea

                  Ф =  ½ (1 + √5 )  =  1,6180339887…

 
 
http://www.johndcook.com/blog/2014/02/17/imaginary-gold/

http://zibalsc.blogspot.it/2011/12/89-ottantanove.html
http://zibalsc.blogspot.fr/2011/01/14-potenze-complesse.html

http://mathworld.wolfram.com/GoldenRatio.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_complesso
http://it.wikipedia.org/wiki/Sezione_aurea

 
Abstract - Imaginary Golden Ratio
 

140. The Koreas at Night

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Orbitando sopra l’Asia orientale, gli astronauti a bordo dell’InternationalSpace Station (ISS), hanno ripreso questa immagine notturna della penisola coreana.
 


Di seguito si può leggere il testo originale riportato nel sito della NASA:


Nella Corea del Sud, l’area di Seoul (con 25,6 milioni di abitanti) appare molto luminosa.
La Corea del Nordè invece quasi completamente al buio. Di solito nelle foto notturne le coste sono ben illuminate e sono facile da individuare, mentre in questo caso sono praticamente indistinguibili e la mancanza di luci in Corea del Nord fa sembrare che tra Cina e Corea del Sud ci sia solo il mare.
Questa differenza è resa evidente anche dal confronto del consumo elettrico annuo pro capite dei due paesi:

        Corea del Sud        10.162 chilowattora
        Corea del Nord            739 chilowattora

In Italia il consumo è:        5.393 chilowattora.



Tenendo conto che in anno ci sono circa 8.766 ore, ogni sudcoreano consuma mediamente più di 1 chilowattora per ogni ora dell’anno.

Flying over East Asia, astronauts on the International Space Station (ISS) took this night image of the Korean Peninsula. Unlike daylight images, city lights at night illustrate dramatically the relative economic importance of cities, as gauged by relative size. In this north-looking view, it is immediately obvious that greater Seoul is a major city and that the port of Gunsan is minor by comparison. There are 25.6 million people in the Seoul metropolitan area—more than half of South Korea’s citizens—while Gunsan’s population is 280,000.

North Korea is almost completely dark compared to neighboring South Korea and China. The darkened land appears as if it were a patch of water joining the Yellow Sea to the Sea of Japan. Its capital city, Pyongyang, appears like a small island, despite a population of 3.26 million (as of 2008). The light emission from Pyongyang is equivalent to the smaller towns in South Korea.

Coastlines are often very apparent in night imagery, as shown by South Korea’s eastern shoreline. But the coast of North Korea is difficult to detect. These differences are illustrated in per capitapower consumption in the two countries, with South Korea at 10,162 kilowatt hours and North Korea at 739 kilowatt hours.

 

141. Regola del 72

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Mille euro con un rendimento semplice del 10% per cinque anni incrementano il valore iniziale di cinque volte il 10%, ossia del 50% (1.500 euro); se invece il rendimento del 10% annuo fosse composto, invece che semplice, quel 10% si applicherebbe anno dopo anno anche agli interessi accumulati fino ad allora. Questo consentirebbe di ottenere un rendimento finale del 61,05% (1.610 euro).

La formula dell’interesse composto a capitalizzazione annuale è la seguente:

Cf  =  Ci  (1 + r)n

dove “C” rappresenta i capitali finale ed iniziale, “r” è il tasso di interesse in percentuale (es. 5%) e “n” è il tempo cercato in anni.

Questa formula fu ricavata nel 1494 dal matematico Luca Pacioli, inventore del metodo di contabilità che ancora oggi si utilizza. In uno dei capitoli della Summa, intitolato Tractatus de computis et scripturis, viene presentato in modo più strutturato il concetto di partita doppia, già noto e divulgato nell'ambiente mercantile,  ("Dare" e "Avere", bilancio, inventario).
 

Ritratto di Luca Pacioli, 1495, attribuito al pittore rinascimentale Jacopo de' Barbari.

 
Come esempio, per calcolare il numero di anni necessari al raddoppio di un capitale, il problema, che ovviamente vale anche per calcoli di crescita non finanziari, si riduce a trovare la “n” che risolve l’equazione:
2  = (1 + r)n     ovvero       n  =  ln(2) / ln(1 + r)

Per valori molto piccoli di r si ha:    n    69,31 / r

Dove 69,31 è 100 volte il logaritmo naturale di 2.

Pacioli scrisse che, in modo approssimato, un capitale qualsiasi si raddoppia in un numero di anni pari a 72 diviso il tasso di interesse.
Per esempio un capitale di 1.000 euro investito al tasso dell’8%  annuo diventa di 2.000 euro in 9 anni (72/8 = 9).
Tuttavia l’equazione di Pacioli non è completamente esatta, ma fornisce una buona approssimazione quando i tassi considerati sono intorno all’8%, mentre dà un risultato un po’ approssimato quando gli stessi se ne discostano.
Una formula semplice che esprime il tempo di raddoppio del capitale con una stima migliore è la seguente:

Tempo di raddoppio:   (ln(2) / r) + 0,35  =  (69,31 / r) + 0,35
 

 
 

http://it.wikihow.com/Usare-la-Regola-del-72

 

142. La capovolta ambiguità d'Orione

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L'Argentina, l'Argentina, che tensione! Quella Croce del Sud nel cielo terso,
la capovolta ambiguità d'Orione e l'orizzonte sembra perverso.
Ma quando ti entra quella nostalgia che prende a volte per il non provato
c'è la notte, ah, la notte, e tutto è via, allontanato.
E quella che ti aspetta è un'alba uguale che ti si offre come una visione,
la stessa del tuo cielo boreale, l'alba dolce che dà consolazione…

                                                                        Argentina, Francesco Guccini (1983)

 

 

Se in una notte come questa, con una temperatura di 19ºC, a Buenos Aires, guardando verso l’equatore, cercassimo la costellazione di Orione, potremmo vedere nei suoi dintorni le costellazioni del Toro, del Cancro, dei Gemelli e del Leone. E Giove, con i suoi satelliti, posizionato nel bel mezzo dei Gemelli.
 
E fin qui niente che non si possa osservare anche dall’emisfero Boreale, ma la differenza sta nel fatto che il tutto apparirebbe capovolto e non si riuscirebbe a vedere la Stella Polare, ma bensì la Croce del Sud.



143. Curvatura e Gravitazione

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Questo post cercherà di chiarire la relazione tra gravitazione e curvatura nell’ambito della Relatività Generale, senza fare riferimento esplicito alle formule di questa teoria, ma considerando solo le traiettorie dei vari oggetti e alcune semplici calcoli geometrici.

Niente sembra più affascinante di una tale relazione e anche Riemann, che il 10 giugno 1854 (all’età di 28 anni), riuscì a fornire l’apparato matematico necessario,  malgrado gli sforzi, non trovò una soluzione a quanto cercava, e la ragione principale è che Riemann cercava una relazione con la curvatura dello spazioe non dello spazio-tempo.

Per questo passaggio si dovette aspettare mezzo secolo.

D’altro canto se si confrontano le traiettorie di diversi oggetti (come fatto da Charles W. Misner, Kip S. Thorne e John Archibald Wheeler nel Gravitation) si fa fatica a trovare una semplice legge fisica basata sulla curvatura.
 
Nell’esempio si mettono a confronto le traiettorie di una palla che raggiunge l’altezza di 5 metri e ritorna a terra dopo 10 metri, con quella di una pallottola che si alza per solo mezzo millimetro (5 x 10-4 metri) e ha la stessa gittata di 10 metri.


 
Ovviamente nell’ordinario spaziotridimensionale, le curvature delle traiettorie sono molto differenti.

Per eseguire il calcolo nello spazio-temposi deve prima di tutto considerare che lo spazio percorso è proporzionale alla velocità, mentre la proiezione della “distanza percorsa” dall’oggetto sull’asse temporale è pari a ct, cioè 300.000 km per ogni secondo trascorso. In pratica si puo generalizzare dicendo che:

lo spazio percorso è proporzionale alla quadri-velocità [ vx, vy, vz, c ]

Nel nostro caso la palla per arrivare al punto finale impiega 2 secondi, mentre la pallottola 1/50 di secondo.
Quindi la “distanza” percorsa nello spazio-tempo, che chiameremo gittata, è rispettivamente 600.000km e 6.000km (si possono trascurare i 10 metri della componente spaziale).
 

 
Il tutto è semplificato dal fatto che la componente temporale è enormemente dilatata rispetto alle 3 dello spazio ordinario.

Approssimando le traiettorie con archi di circonferenza e utilizzando il teorema di Pitagora si ha:

(raggio di curvatura)2=  [(raggio di curvatura) – (altezza)]2+ (gittata/2)2

sostituendo il raggio di curvatura con R e l’altezza con h:

R2 =  ( R    h )2 + (gittata/2)2

e trascurando h2:
R  =  (gittata)2 / 8h

infine sostituendo i valori nei 2 casi:

R  =  ( c x 2 )2 / ( 8 x 5 )  =  c2  x  0,1 = 9 x 1015 metri                   (palla)

R  =  ( c x 0,02 )2 / ( 8 x 0,0005 ) =  c2  x  0,1= 9 x 1015metri   (pallottola)
 

Questa distanza è poco meno di quella percorsa dalla luce in un anno (a.l.):

299.792.458 m/s  x  365,25 g  x  86.400 s/g    9,461 x 1015metri

Se si paragona il valore del raggio di curvatura ottenuto con il raggio della Terra all’equatore 6.378.388 metri, si capisce come sia realmente piccolo il valore della curvatura e questo potrebbe anche essere direttamente calcolato mediante la soluzione di Schwarzschild per le equazioni di Einstein nel vuoto.

La circonferenza offre il modello più semplice di misura della curvatura: circonferenze con raggio maggiore hanno una curvatura minore e viceversa.

La curvatura della circonferenza è definita come il reciproco del suo raggio R:

k = 1/R

La retta, che si può identificare con la circonferenza di raggio infinito, ha curvatura nulla.

La curvatura della Terra è quindi:             k = 1,57 x 10-7

mentre per palla e pallottola:                    k = 1,11 x 10-16

E’ comunque importante sottolineare come la curvatura delle traiettorie (geodetiche) dei vari corpi si discosti di una quantità infinitesima dalla linea retta.

 
Abstract - Curvature and Gravitation


http://digilander.libero.it/roberto20129/matematica/riemann.html
http://rudimatematici-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/17/17-settembre-1826-buon-compleanno-bernhard/
http://mathworld.wolfram.com/GaussianCurvature.html
http://zibalsc.blogspot.it/2011/07/71-superfici-rigate.html

119. Rosso di Sera

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Questo post partecipa al Carnevale della Fisica n°41 :
la fisica e la saggezza contadina, ospitato questo mese dal blog IL POLIEDRICO.

Molti proverbi e detti contadini sono frutto di osservazioni empiriche che giorno dopo giorno venivano verificate e accrescevano il bagaglio di esperienze utilizzate nella vita quotidiana.

Il fatto che le maree fossero strettamente correlate all’ora del giorno e alla posizione della Luna, era utile ai marinai che potevano facilmente sapere quando uscire o rientrare in un porto.

Altri esempi sono legati alla meteorologia o come è meglio dire in questo caso alla meteorognostica (gr. metéoro- “cose celesti”+ gnostikòs = “conoscenza”), come ad esempio “una rondine non fa primavera” o “rosso di sera bel tempo si spera”.

Di quest’ultimo esempio si ha traccia in alcuni scritti inglesi del quattordicesimo secolo, dove, in un ambito prevalentemente rurale e marittimo, la qualità della vita era legata alle condizioni meteo.

Lo stesso detto si trova in forme simili in diversi paesi.

Italia:

Rosso di sera, bel tempo si spera,
rosso di mattina mal tempo si avvicina.


Nord America:

Red sky at night, sailor's delight,
Red sky at morning, sailors take warning.
 

Gran Bretagna e Irlanda:

Red sky at night, shepherd's delight,
Red sky in morning, shepherd's warning.

 
Danimarca e Norvegia:

Morgenrøde gir dage bløde.
Kveldsrøde gir dage søde.
 

Olanda:

Avondrood, morgen mooi weer aan boord,
Ochtendrood, vanavond water in de sloot.


Francia:

Rouge le soir, bel espoir,
Rouge le matin, de la pluie en chemin.


Ma perché il fatto che le nuvole e il cielo appaiano di colore rosso al tramonto può essere utilizzato per prevedere il bel tempo?


La luce solare è una radiazione elettromagnetica composta di onde con differenti lunghezze, dal rosso (lunghezze d’onda più lunghe) al violetto (più corte). Combinate insieme danno la luce bianca. Passando attraverso l'atmosfera i raggi solari vengono deviati dalla direzione iniziale e la deviazione cambia in funzione del colore.

La forte dipendenza della diffusione dall'inverso della lunghezza d'onda, implica che la luce blu è diffusa molto di più della luce rossa. E’ questa la ragione per cui si può vedere la luce blu arrivare da tutte le regioni del cielo mentre la luce gialla arriva direttamente dal Sole.

Il coefficiente di scattering (sigma) varia inversamente con la quarta potenza della lunghezza d'onda (lambda), secondo la legge di Rayleigh, che si applica a particelle di diametro molto più piccolo della lunghezza d'onda della luce:

 
La diffusione di Rayleighè responsabile del colore rosso che assumono gli oggetti ed il cielo al tramonto o all'alba. In queste condizioni infatti i raggi solari attraversano uno spessore maggiore di atmosfera terrestre e dunque incontrano un maggior numero di centri diffusori, cosicché non solo i fotoni blu, ma anche quelli gialli sono diffusi. Il risultato è che la luce solare è privata di tutte le componenti dello spettro eccetto il rosso.

Il fenomeno dipende dalla densità dell'aria, occorre infatti considerare che l'acqua, presente nell'atmosfera e nelle nubi in forma di vapore acqueo, assorbe molto di più le radiazioni con frequenze verso il rosso che verso il violetto. Inoltre, il tempo meteorologico e le perturbazioni provengono da ovest, cioè il vento è soprattutto occidentale.
 
Quindi, considerando che il sole tramonta a ovest, se alla sera a occidente non vi sono nubi (mancanza di acqua e vapore acqueo), guardando in quella direzione possiamo vedere un tramonto rosso e ci si può aspettare per l'indomani una bella giornata di Sole.

http://it.wikipedia.org/wiki/Meteorognostica
http://carnevaledellafisica.blogspot.it/
http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/atmos/blusky.html
http://www.bo.astro.it/sait/spigolature/spigo402base.html
http://zibalsc.blogspot.it/2011/04/55-api.html

144. I sette ponti di Kaliningrad

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Il problema dei sette ponti di Königsbergè un problema ispirato da una situazione concreta. Königsberg, un tempo in Prussia Orientale (sul Baltico) e oggi nota con il nome di Kaliningrad, è percorsa dal fiume Pregel e dai suoi affluenti; presenta due estese isole che sono connesse tra di loro e con le due aree principali della città da sette ponti.


 

Nel corso dei secoli è stata più volte proposta la questione se sia possibile con una passeggiata seguire un percorso che attraversi ogni ponte una e una volta soltanto e tornare al punto di partenza. Nel 1736 Leonhard Euler affrontò tale problema, dimostrando che la passeggiata ipotizzata non era possibile.
 

 

A Königsberg sono nati molti illustri filosofi e scienziati:

All'Università di Königsberg, conseguì la laurea nel 1885 Hermann Minkowski (1864-1909) che, mentre era ancora studente, nel 1883 venne insignito del Premio della Matematica dell'Académie des Sciences francese per il suo manoscritto sulla teoria delle forme quadratiche. Minkowski insegnò presso le Università di Bonn, Gottinga, Königsberg e Zurigo. A Zurigo, fu uno degli insegnanti di Albert Einstein.

Dell’importanza di Minkowski per la fisica si parlerà in uno dei prossimi post e se n’è già accennato nel precedente:


 
Il problema dei ponti di Königsberg è forse il primo problema topologico risolto.
Il metodo inventato da Eulero si basa su un modo di rappresentare i percorsi.
Si comincia con l'indicare con A, B, C e D le quattro regioni. Si indicano poi con a, b, c, d, e, f, g  i sette ponti.

Scrive Eulero:
“se il viaggiatore dovesse partire dalla regione A e, attraverso non importa quale dei ponti a o b, si recasse in B, indicherò il suo percorso con AB; se poi si recasse in D, il nuovo tratto lo indicherei con BD e tutto il tragitto con ABD. Se poi andasse da D a C, allora il percorso complessivo diventerebbe ABDC. Le quattro lettere ABDC dicono non solo qual è stato il percorso, ma dicono anche che sono stati attraversati tre ponti. In generale, il numero di ponti attraversati è di uno minore del numero di lettere MAIUSCOLE utilizzate per il percorso.
Viceversa, se si transita su un certo numero di ponti, allora il numero di lettere MAIUSCOLE sarà di uno maggiore di quelle minuscole.”
Ecco la prima considerazione: il percorso cercato dovrà essere costituito da otto lettere MAIUSCOLE - perché i ponti, sui quali si deve passare una sola volta, sono sette.
Risolvere il problema si riduce a trovare la parola giusta: se la parola non esiste, è inutile cercare il percorso.
Eulero prosegue analizzando che cosa può capitare alla lettera A.
Se la regione A fosse collegata a un'altra regione con un solo ponte, allora la parola conterrebbe una sola volta la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta da un'altra regione.
Se la regione A fosse collegata con altre regioni con tre ponti, allora la parola conterrebbe due volte la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta da un'altra regione.
Se la regione A fosse collegata con altre regioni con cinque ponti, allora la parola conterrebbe tre volte la lettera A, sia che si parta da A sia che si parta da un'altra regione.
In generale, se una regione è collegata ad altre con un numero dispari di ponti, la sua lettera apparirà tante volte secondo la regola: metà del numero di ponti aumentato di uno. Nel nostro caso, poiché A è collegata alle altre regioni con cinque ponti, la lettera A dovrà apparire trevolte nella parola; poiché la regione B è collegata alle altre con tre ponti, la lettera B dovrà apparire due volte, come, per lo stesso motivo, le lettere C e D. In totale, nella parola di otto lettere, dovranno apparire tre A, due B, due C e due D,
ma 3 + 2 + 2 + 2 = 9, e quindi non esiste una soluzione.
 

La regola generale trovata da Eulero è la seguente:
 
“se sono più di due le regioni alle quali conducono un numero dispari di ponti, allora si può affermare con certezza che la passeggiata è impossibile;
è invece possibile se sono solo due le regioni alle quali conducono un numero dispari di ponti (a condizione che si parta da una di esse) oppure se a nessuna regione giunge un numero dispari di ponti (qualunque sia la regione dalla quale si parte).”

Contrariamente a quanto si crede, Eulero non ricorse ai grafi, anche se ne ispirò la scoperta.


 
“Nella storia della matematica il problema dei ponti di Königsberg è uno dei primi problemi della teoria dei grafi discusso formalmente; esso si può anche considerare uno dei primi problemi concernenti la topologia. Non si può invece considerare uno dei primi problemi della combinatoria, altra area della matematica alla quale la teoria dei grafi viene fatta afferire, in quanto i primi problemi combinatorici sono stati affrontati vari secoli prima (v. Storia della combinatoria).”



 

145. Approssimazioni

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Esistono molte approssimazioni delle 2 costanti matematiche più famose, pi greco (π) e la costante di Eulero (e); alcune le abbiamo già viste:


altre le si possono trovare qui:

Si dice che un numero o una formula è pandigitalecon n cifre, se usa tutti i numeri da 1 a n esattamente una volta.
 
Nel sito:  http://www2.stetson.edu/~efriedma/mathmagic/0804.html   ne sono riportati molti esempi e qui di seguito vengono mostrati 3 casi che utilizzano le cifre da 1 a 9   (nelle prime 2 formule con le cifre in ordine crescente):
 


 
Nella prima formula la differenza è all’ottava cifra decimale  3.14159265359,
mentre nel secondo caso è alla nona  2.71828182846
Ma l’approssimazione più sbalorditiva è quella trovata da Richard Sabey per e:
 
 
MathWorldriporta che è accurata per 18.457.734.525.360.901.453.873.570 decimali, cioè sino a diciotto milioni di miliardi di miliardi di cifre (1025).



146. Argomenti Complessi

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L’estrazione della radice quadrata o il logaritmo di un numero negativo, come anche trovare un angolo il cui coseno sia ad esempio uguale a 2, è impossibile restando nell’ambito dei numeri reali, ma ampliando al campo dei numeri complessi si riesce ad ottenere un risultato.
Un numero complessoè della forma a + i b (con aparte reale e ibparte immaginaria). Dove  i (unità immaginaria) è  definita come:    i2 =  -1.
Nel XVI secolo Girolamo Cardano(1501-1576) e in seguito Rafael Bombelli(1526-1572) utilizzarono i numeri fittizi per le soluzioni di equazioni di terzo e quarto grado.
Come i numeri reali sono in corrispondenza biunivoca con i punti di una retta, quelli complessi sono in corrispondenza con i punti del piano,   detto piano complesso
(o di Argand-Gauss): al numero complesso  a + i b si associa il punto di coordinate cartesiane(a,b).
 
Nel post: “14. Potenze Complesse”, sono state riportate le parole di Roger Penrose per ricordare comei i “la cosa più immaginaria che si potesse ottenere” sia tuttavia un numero reale.
                                  i i  =  0.2078795763507619…

E se questo numero reale lo elevassimo ulteriormente a  i  ?

Per ricavare il valore di ( i i)i bastano pochi semplici passaggi:


(0.20787957…)i  =   ( i i )i  =   i i x i =  i -1  =  1 / i  =  - i

cioè siamo tornati al valore iniziale icambiato di segno.

L’angolo (espresso in radianti) il cui coseno ha il valore 2  è  1,3169579i.

Qui sotto vengono elencati alcuni altri esempi:

sin (i) = 1.1752012i                         arcsin (i) = 0.8814i
sinh (i) = 0.8415i                             arcsinh (i) = 1.5708i
cos (i) = 1.5430806                         arccos (i) = 1.5708 - 0.8814i
cosh (i) = 0.5403                             arccosh (i) = 0.8814 + 1.5708i
tan (i) = 0.7616i                               arctan (i) = indefinito
tanh (i) = 1.5574i                             arctanh (i) = 0.7854i
csc (i)  = -0.8509i                            arccsc (i) = -0.8814i
csch (i) = -1.1884i                           arccsch (i) = -1.5708i
sec (i) = 0.6481                               arcsec (i) = 1.5708 + 0.8814i
sech (i) = 1.8508                             arcsech (i) = -0.8814 + 1.5708i
cot (i) = -1.3130i                              arccot (i) = indefinito
coth (i) = -0.6421i                            arccoth (i) = -0.7854i

 
ln (-1)  =  3.1415927i  =  (Pi)i     (*)

ln (i)  =  1.5707963i  =  (Pi/2)i

log (i) = 0.68218818i


i^e = -0.42821977 - 0.90367462i

e^i = 0.54030231 + 0.84147098i

i^(Pi) = 0.22058404 - 0.97536797i

(Pi)^i = 0.41329212 + 0.91059841i

(*) Per chi non l’avesse riconosciuta, l’equazione contenente il  ln(-1)  è ancora   l'Identità di Eulero:
e= -1

I numeri complessi si possono trovare nel teorema dei numeri primi e nella collegata ipotesi di Riemann.
Alcuni frattali sono definiti tramite i numeri complessi, per esempio l'insieme di Mandelbrot e l'insieme di Julia.

In meccanica quantistica il campo dei numeri complessi è una componente essenziale, dato che la teoria è sviluppata in uno spazio di Hilbert a dimensione infinita derivato da C.
L'unità immaginaria compare anche nell'equazione di Schrödinger e nell'equazione di Dirac.

In relatività generale e relatività speciale alcune formule dello spazio metrico diventano più semplici se si suppone la variabile temporale come una variabile immaginaria.

I numeri complessi rendono possibile anche l'analisi di Fourier, che consente di scomporre un generico segnale in una somma di infinite sinusoidi.
 

Calcolatrice x numeri complessi:      http://www.calcinator.com/scicalc.html
 

Per approfondire si possono consultare i link di Wikipedia:

 
Abstract -  Complex numbers

147. Terra-Luna

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La massa della Terraè:                 5,9742 × 1024 kg                       (R = 6.373 km),
mentre quella della Lunaè:           7,3476 × 1022kg                       (R = 1.738 km).

La massa della Terra è circa 81,3 volte quella della Luna.

Il Centro di Massa del sistema Terra-Luna si trova a circa 4.670 km dal centro del nostro pianeta, cioè Terra e Luna ruotano intorno ad un punto situato all’interno della Terra (1.700 km al di sotto della superficie terrestre).

Il Centro di Massa è la media pesata sulle masse dei corpi;  per 2 corpi:

XCM = ( XT * MT + XL * ML) / (MT + ML )

dove:

XCM    = posizione del Centro di Massa
XT       = posizione della Terra
XL       = posizione della Luna
MT      = massa della Terra
ML      = massa della Luna

Prendendo come origine del sistema di coordinate il centro della Terra,   XT = 0
e quindi:

XCM=  ( XL * ML )  /  ( MT + ML)

        =  ( 384.400km * 7,35e22 )  /  ( 5,97e24 + 7,35e22 )

        = 4.670 km       dal centro della Terra.



http://www.ac-ilsestante.it/ASTRONOMIA/i_grandi_astronomi/Newton/animazioni_newton/baricentro/baricentro_newton/baricentro_newton_01_blocco_popup.html

Rispetto agli altri satelliti naturali del sistema solare la Luna è eccezionalmente grande rispetto al pianeta attorno a cui orbita. Infatti ha un diametro pari a un quarto. Questi valori ne fanno il secondo satellite naturale per le dimensioni relative a quelle del suo pianeta.

Solo Caronte, il satellite del pianeta nanoPlutone, ha dimensioni proporzionalmente maggiori, con una massa pari all'11,6% di quella di Plutone.

Il sistema Terra-Luna non può essere considerato un pianeta doppio perché il Centro di Massa del sistema Terra-Luna è interno al pianeta.
 
 
 

148. Targa e Provincia

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Fino ad una ventina di anni fa era molto semplice capire la provincia di immatricolazione di un autovettura e in ogni agenda veniva riportato l’elenco con le relative sigle.

Oggi la provincia non è più indicata, ma è ancora possibile ricavarla dalla targa?

Infatti dal 2 marzo 1994 scompare la sigla della provincia e la targa si compone di una combinazione di 2 lettere, 3 cifre e altre 2 lettere (Esempio: EM 700 TV).
Sia le lettere sia le cifre seguono un ordine seriale.

Sono utilizzate in totale 22 lettere (quelle dell'alfabeto inglese ad esclusione di I, O, Q e U, che potrebbero creare equivoci) per un totale di:

22 x 22 x 22 x 22 x 1000  =  234.256.000      combinazioni.

In realtà sussiste il rischio che alcune categorie di targhe automobilistiche replichino combinazioni alfanumeriche delle targhe ordinarie. Ad esempio sono state saltate quelle che cominciano con la combinazione EE (targhe dei veicoli degli Escursionisti Esteri); mentre sono state regolarmente sfruttate, generando non pochi problemi per via dell'ambiguità, le targhe con CC (veicoli del Corpo Consolare) o con CD (veicoli dei Corpi Diplomatici).
Si stima che la prima lettera avanzi di 1 unità ogni 4 anni circa, pari a 10.648.000 (22 x 22 x 22 x 1000)  combinazioni:

“AA000AA" uscita nel mese di maggio 1994;
"BA000AA" uscita nel mese di febbraio 1998;
"CA000AA" uscita nel mese di marzo 2002;
"DA000AA" uscita nel mese di febbraio 2006;
"EA000AA" uscita nel mese di gennaio 2010.
"FA000AA"è prevista (un po’ in ritardo) entro il 2014.

L’inizio dell’ultima lettera "WA000AA"è atteso per il 2066.

"XA000AA"è stata dedicata ai rimorchi dal 2013, "YA000AA" alle targhe di polizia locale (2009) e "ZA000AA" alle targhe quadrate sin dall'origine. Sino a 2 mesi fa sono state rilasciate circa 51 milioni di combinazioni numeriche (da AA000AA a ET999ZZ).

Tornando alla domanda iniziale, per ogni combinazione delle 4 lettere viene assegnata una provincia. Ad esempio le 1000 targhe che iniziano per EM e finiscono per GR sono state assegnate a targhe di automobili immatricolate nella provincia di Roma.
 





 

149. Scacchi e chicchi di grano

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L'incendio suo seguiva ogne scintilla
ed eran tante, che 'l numero loro
più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla.
 
Paradiso, XXVIII, 91-93
Divina Commedia, Dante Alighieri
 

“C'era una volta un ricchissimo Principe indiano.”  Comincia così una vecchia storia sull’origine degli scacchi e in sintesi racconta di come, per noia, lui continuasse a cercare nuovi passatempi, finche’ un mercante, gli consegnò  una tavola con disegnate alternatamente 64 caselle bianche e nere, vi appoggiò sopra 32 figure di legno variamente intagliate e si rivolse al reggente: “O potentissimo Signore, questo gioco di mia modesta invenzione, l'ho chiamato il gioco degli scacchi”".
Entusiasta del regalo, domandòall'inventore di tale sublime gioco quale ricompensa desiderasse.
Il mercante chiese un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due chicchi per la seconda, quattro chicchi per la terza, e così via fino all'ultima casella (come nella terzina di Dante riportata all’inizio).
Il Principe ordinò che la richiesta fosse esaudita, ma dopo qualche calcolo la meraviglia prese il sopravvento. Il risultato finale, infatti, era uguale alla quantità di grano ottenibile coltivando una superficie più grande della stessa Terra!
La storia ha un epilogo tragico, perché non potendo esaudire la richiesta dell'esoso mercante e per non sottrarsi alla parola data, il Principe diede ordine di giustiziare immediatamente l'inventore degli scacchi.
 

Ma quanti chicchi aveva chiesto il mercante?

1 + 2 + 4 + 8 +…+ 263 =  264– 1  =  18.446.744.073.709.551.615

Questo numero esprimibile anche come 1,8 x 1019è un numero molto grande, ma piccolo in confronto al numero di Avogadro (6,022 x 1023).

 
Se una persona avesse cominciato a contare nel momento del Big Bang al ritmo di un numero al secondo a quanto sarebbe arrivato?

In un anno ci sono circa:

60 x 60 x 24 x 365,25  =  31.557.600 secondi   π . 107 sec

In 13,72 miliardi di anni (età dell’Universo stimata) il conteggio sarebbe arrivato a 4,33 x 1017cioè 1/25 del numero di chicchi della storia precedente. Perché i numeri siano paragonabili, ci si deve accontentare di 59 caselle (5 in meno).
 

Quanto tempo serve per produrre il grano richiesto?

Secondo Wikipedia il 2009 è stato uno dei migliori anni con una produzione di:

680 milioni di tonnellate di grano  =  6,8 x 1014 grammi

Ipotizzando che siano necessari 15 o 20 chicchi per fare un grammo, servono circa 1.500 anni di raccolti.
 

E se mettessimo in fila 18.446.744.073.709.551.615 chicchi di grano?

Riusciremmo a fare andata e ritorno dalla Terra sino a Proxima Centauri (la stella più prossima al sistema solare).

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Statistiche_sulla_produzione_mondiale_di_frumento
http://www.francobampi.it/franco/ditutto/scacchi_e_faraone.htm
http://zibalsc.blogspot.it/2010/12/8-anni-luce.html

 

150. Rottura della Simmetria

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“Una cosa è simmetrica se c’è qualcosa che puoi farle in modo che, quando hai finito di farlo, sembra uguale a prima”  
                                                                                         Hermann Weyl


Mordillo

 
"Ad ogni simmetria continua che lascia invariata la densità di lagrangiana corrisponde una corrente conservata"  
                                                                                       Teorema di Noether
 

Il concetto di simmetria ha un’origine antica, risale ai greci che con esso indicavano una nozione legata a quelle di proporzione e armonia.
La seconda accezione, la simmetria come relazione di uguaglianza tra elementi in qualche modo “opposti” corrisponde a una nozione moderna del concetto.
La simmetria può essere formulata in termine d’invarianza di una figura sotto l’azione di operazioni di scambio o trasformazioni. Le operazioni che lasciano invariata una figura soddisfano a condizioni che permettono di definire un gruppo di trasformazioni.
Per oggetti di carattere più astratto, e in particolare alle relazioni matematiche tra grandezze fisiche, la simmetria ha acquistato un ruolo fondamentale.

Ma perché una simmetria a volte si spezza?

Uno spillo posto in verticale su un tavolo è un sistema simmetrico anche se instabile; e quando uno stato è instabile, il sistema degenera verso un altro più stabile e non simmetrico.

In fisica si utilizzano simmetrie “globali” (dove accade in tutti i punti contemporaneamente) e “locali” (nelle quali si può decidere una convenzione per ogni punto dello spazio e per ogni istante di tempo). Il termine “locale” può far pensare a un dominio modesto, ma in realtà il requisito indica un vincolo ben più rigoroso. Le teorie di gauge sono una classe di teorie fisiche di campobasate sull'idea che alcune trasformazioniche lasciano invariata la lagrangiana del sistema (simmetrie) siano possibili anche localmente e non solo globalmente, ma sono le teorie con simmetria “locale” che presentano il maggiore interesse. Il motivo di questo è che per rendere invariante una teoria rispetto a una trasformazione “locale”, si deve aggiungere un nuovo elemento:  unaforza.

Le 4 forze fondamentali della natura vengono descritte da teorie di gauge e le loro proprietà da simmetrie che compaiono nelle leggi fisiche.

Tra i princìpi della dinamica e le leggi di conservazioneesiste un’importante differenza. Le leggi della dinamica ci danno una descrizione dettagliata dell'evolvere dei processi. Per esempio, se viene assegnata la forza applicata ad un punto materiale e sono note le condizioni iniziali è possibile determinare la traiettoria, l'equazione del moto, velocità, posizione, ecc. in funzione del tempo. Le leggi di conservazione, invece, si “limitano” a precisare quali processi siano possibili in natura.
L’idea di rottura spontanea della simmetria ha rappresentato un cambiamento fondamentale nella fisica teorica ed è alla base dei suoi sviluppi dell’ultimo mezzo secolo (ferromagnetismo, superfluidità, transizioni di fase, superconduttività, unificazione delle interazioni delle particelle elementari, ecc.).
 
In physics, gauge invariance(also called gauge symmetry) is the property of a field theory in which different configurations of the underlying fields — which are not themselves directly observable — result in identical observable quantities. A theory with such a property is called a gauge theory. A transformation from one such field configuration to another is called a gauge transformation.
Modern physical theories describe reality in terms of fields, e.g., the electromagnetic field, the gravitational field, and fields for the electron and all other elementary particles.
A general feature of these theories is that none of these fundamental fields, which are the fields that change under a gauge transformation, can be directly measured. On the other hand, the observable quantities, namely the ones that can be measured experimentally — charges, energies, velocities, etc. — do not change under a gauge transformation, even though they are derived from the fields that do change.

This (and any) kind of invariance under a transformation is called a symmetry.
 
'Introduction to gauge theory', Wikipedia, The Free Encyclopedia





 

127. Difetto di massa

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Nel post:  80. Relazione Massa Energia si è ricordato come Albert Einstein nell’articolo sulla Relatività Speciale"Zur Elektrodynamik bewegter Körper", Annalen der Physik 17, 891–921 (Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento),
riuscì a ricavare la famosa relazione che lega l’energia di un corpo in movimento alla sua massa a riposo e alla sua velocità:  E = mc2 

In un precedente post:  47. Energia Solare” si è visto come l’energia irradiata dal Sole al secondo ( DE »  3.8 x 1026 J )  corrisponda ad una massa di 4.2 x 109kg.
 
Questi numeri sono troppo grandi per comprendere i valori in gioco.
Vediamo allora qualche altro esempio.
 
Se riuscissimo a convertire completamente in energia 1 kg di materia, otterremmo una quantità pari all’energia elettrica consumata in Italia in un mese.
 
Convertendo un milligrammo di materia una famiglia potrebbe avere energia elettrica per 10 anni.
In una reazione nucleare, sia fusione che fissione, il difetto di massa (cioè la massa mancante a fine processo) è circa solo un millesimo del materiale impiegato.
Little boy” (la bomba fatta esplodere su Hiroshima il 6 agosto 1945) conteneva 64,13 chilogrammi di uranio arricchito 235U, ma si calcola che solo 0,7 kg contenuti nella bomba (pari all'1,1%) subirono la fissione nell'esplosione.
 
In questo caso il difetto di massa fu meno di 1 grammo (700 mg circa), ma fu sufficiente per sviluppare un’energia di 67 TJ o equivalentemente 16 chilotoni.
 
 
 
 
La follia dell’uomo è arrivata a realizzare e fare esplodere (30 ottobre 1961) la bomba H “Zar”, con un’energia di 50 megatoni, più di 3000 volte superiore a “Little boy”.
 
 
 
Abstract - Mass Defect

151. Rottura della Simmetria – Approfondimenti e Note

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Nel post precedente si sono affrontati diversi temi legati al concetto di simmetria e questi argomenti hanno portato a porre domande di questo tipo:

            - Quanti sanno che cosa è un gruppo? O che significa l'affermazione:
"Le operazioni che lasciano invariata una figura soddisfano a condizioni che permettono di definire un gruppo di trasformazioni."
             - E' proprio vero che da uno stato instabile un sistema degenera in uno stabile e non simmetrico? Anche questa è un'affermazione che fa intuire che dietro la simmetria c'è qualcosa, ma cosa?

            - "Il termine “locale” può far pensare a un dominio modesto, ma in realtà il requisito indica un vincolo ben più rigoroso."perché?

            - La lagrangiana appare come oggetto chiave. Si riesce a darne una definizione intuitiva?


            - "Il motivo di questo è che per rendere invariante una teoria rispetto a una trasformazione “locale”, si deve aggiungere un nuovo elemento:  unaforza." Che significa?

            - La rottura spontanea della simmetriaè una cosa che si verifica nello sviluppo della teoria, o ad un certo punto dello spazio tempo, e cosa riguarda?
La simmetria di cosa? Dà un po' sui nervi sapere che sia coinvolta in tanti sviluppi della fisica teorica.

            - Non sapevo che la teoria del ferromagnetismo fosse uno sviluppo degli ultimi 50 anni, oppure non so che cosa è il ferromagnetismo.

            - Emmy Noetherè una donna! Forse si dovrebbe dire "teorema dellaNoether"? 

 

Probabilmente non riuscirò a rispondere a tutte queste domande, ma integrerò quanto detto nel precedente post con alcuni paragrafi tratti da diverse fonti, e per cominciare (a chi volesse approfondire) consiglio due libri:

1) Vincenzo Barone – L’ordine del mondo, Bollati Boringhieri, 2013
di cui si può trovare un estratto in google books:



 
2) Sylvie.Braibant  et al. - Particelle e interazioni fondamentali, Springer, 2012
testo universitario aggiornato ed esaustivo.

Altre informazioni sono state estratte dai diversi siti riportati nel post.
 

            ----        ----           Dal libro di Barone – Capitolo 1                  ----        ----

Le simmetrie cui pensiamo immediatamente sono la simmetria bilaterale (quella di una farfalla) o la simmetria radiale (un fiore o una stella marina).

In fisica, le simmetrie sono qualcosa di più profondo: sono proprietà di invarianza delle leggi di natura. Quando si parla di “simmetria”, si intende dire che le leggi fisiche che governano la dinamica di un sistema rimangono immutate se si effettua una trasformazione di quel sistema, o si cambia il punto di vista da cui lo si osserva.

Quando le velocità dei corpi e dei sistemi di riferimento sono paragonabili alla velocità della luce, le trasformazioni corrette – quelle più generali, di cui le trasformazioni di Galileo rappresentano un’approssimazione alle basse velocità – sono le trasformazioni di Lorentz, che sono alla base della teoria della relatività.

Le trasformazioni di Lorentz cambiano anche il tempo, che è quindi relativo al sistema di riferimento.

Tutte le leggi della fisica sono invarianti rispetto all’insieme di trasformazioni costituito dalle traslazioni, dalle rotazioni e dalle trasformazioni di Lorentz.

Quelle menzionate finora sono trasformazioni continue che possono variare con gradualità e assumere qualunque valore.

 

Simmetrie globali e simmetrie locali

Alcune trasformazioni di simmetria non dipendono da dove o da quando, vengono effettuate, cioè sono uguali in tutti i punti dello spazio-tempo. Si parla, in questo caso, di trasformazioni e di simmetrie globali.

E’ possibile immaginare anche delle simmetrie locali, rispetto atrasformazioni che variano spazialmente e temporalmente. Una trasformazione di fase, per esempio, è locale se la funzione d’onda viene ruotata di un angolo diverso a seconda della posizione della particella e dell’istante in cui si esegue la rotazione.

Le simmetrie rispetto a trasformazioni interne continue e locali sono chiamate simmetrie di gauge.

Ciò che rende davvero potenti le simmetrie è la teoria matematica che sta dietro di esse: la teoria dei gruppi. Fondata dal francese Evariste Galois attorno al 1830, questa teoria permette di classificare tutte le simmetrie e di studiarne in maniera sistematica le proprietà.
 

Un Gruppo Gè un insieme di elementi (o trasformazioni)  g1, g2, g3  che deve
       essere dotato di una legge di composizione, che indicheremo con m, che ha le seguenti proprietà:
– Chiusura:                    se g1 G e g2 G,  anche m(g1, g2) G
– Associativa:        m(g1,m(g2, g3))  =  m(m(g1, g2), g3)

       contenere i seguenti elementi:
– L’identità e, tale che  m(e, g)  =  m(g, e)  =  g,      g G
– L’inverso g−1, tale che m(g−1, g) = m(g, g−1) = e,    g G

Un gruppo G è detto commutativo o abelianose {g1, g2} G
si ha            m(g1, g2) = m(g2, g1).

Il gruppo delle traslazioni o il gruppo delle rotazioni attorno ad un asse sono abeliani, mentre il gruppo che contiene tutte le possibili rotazioni non è abeliano.



Simmetrie esatte e simmetrie rotte

L’importanza e il fascino delle simmetrie non devono trarre in inganno:

un mondo perfettamente simmetrico sarebbe privo di interesse e di fenomeni significativi.

La trama dell’universo è il risultato tanto delle simmetrie, quanto della loro rottura.
Mentre tutte le simmetrie esatte sono esatte allo stesso modo, ogni simmetria rotta è rotta a modo suo. Le simmetrie esatte sono poche, le altre sono rotte, in vari modi e in misura diversa.
Ma come si fa in concreto a stabilire se una simmetria è esatta o è rotta?
Tutte le teorie fondamentali di cui disponiamo hanno la stessa struttura generale, inventata nella seconda metà del Settecento dal fisico matematico Joseph-Louis Lagrange.
Nella formulazione lagrangiana, la dinamica di un sistema fisico è descritta da una quantità, l’azione, legata all’energia del sistema.
Le equazioni dinamiche si ottengono imponendo che l’evoluzione temporale sia tale da rendere l’azione la più piccola possibile (principio di minima azione).
Poiché le leggi fisiche di una teoria derivano dall’azione, affinché esse posseggano una simmetria, cioè conservino la stessa forma in seguito a certe trasformazioni, è sufficiente (e necessario) che l’azione della teoria non cambi per effetto di quelle trasformazioni. Verificare l’esistenza di una simmetria è quindi piuttosto facile: basta controllare che l’azione sia invariante.
 

Classificazione delle simmetrie

Le simmetrie possono essere suddivise in due grandi gruppi:

1 - spaziotemporali, a cui corrispondono proprietà d'invarianza dell'intero spaziotempo;

2 - interne, a cui corrispondono proprietà locali (cioè proprie di un determinato sistema fisico).

 Le simmetrie spaziotemporali sono divise in:

1a - continue, che prevedono l'invarianza per traslazioni nello spazio, nel tempo e rotazioni attorno a un asse, a cui corrispondono (per il teorema di Noether) la conservazione della quantità di moto, dell'energia e del momento angolare, nonché le trasformazioni di Lorentz (quelle che agiscono nella relatività ristretta provocando gli effetti di ''dilatazione dei tempi'' e ''contrazione delle lunghezze'');

1b - discrete, che prevedono la simmetria CPT di cui ci occuperemo a breve.


 Le simmetrie interne si dividono in:

2a - globali, che si hanno quando tutti i punti di un sistema (che può anche essere l'intero spaziotempo) sono sottoposti alla stessa trasformazione che lascia, quindi, invariate le proprietà globali del sistema, ad essa corrisponde la conservazione del numero leptonico e barionico;

2b - locali(di gauge), che si verifica quando un sistema è sottoposto a trasformazioni diverse punto per punto, ad essa corrisponde la conservazione della carica di gauge (carica elettrica, carica nucleare forte o di colore e carica nucleare debole).
 


 

 
Il seguente paragrafo è tratto dal sito:

invece di cercare di interpretare la fenomenologia delle forze, si ipotizzò una nuova simmetria nella natura, della cui rottura le forzesono il necessario risultato. La nuova simmetria era l’invarianza locale di gauge.

Per analizzare una più semplice simmetria di gauge, quella globale dell’invarianza rispetto alle traslazioni spaziotemporali, consideriamo un osservatore che si muove di moto rettilineo uniforme e spostiamolo lateralmente: lo spostamento non dovrà indurre cambiamenti nelle osservazioni fatte. Questa è la simmetria di gauge globale dello spazio-tempo.

Consideriamo ora una simmetria di gauge locale. In questo caso, la traiettoria che prima era rettilinea e uniforme, ora non lo sarà più; l’osservatore si troverà sballottato, soggetto a varie forze sconosciute.

Per preservare la simmetria delle leggi della natura rispetto a questo tipo di trasformazione sarà necessario che si attivi un campo (nello specifico, la gravitazione) che punto per punto rimetta le cose a posto in modo che l’osservatore continui a osservare le stesse cose. Un esempio semplice è la trasformazione di gauge da moto rettilineo uniforme a moto circolare, che produce una forza centrifugaper l’osservatore. Facciamo ora girare l’osservatore attorno a un pianeta: come gli astronauti nelle capsule spaziali, si ritroverà nella condizione di essere non soggetto a forze, proprio come lo era prima della trasformazione. In questo caso la simmetria è preservata dal campo gravitazionale del pianeta.

Ecco, nella nuova fisica le forze sono il modo con cui la natura garantisce che certe simmetrie vengano rispettate. Una completa rivoluzione copernicana!
 

asimmetrie.it   -   numero 11   -   aprile 2011



Modello standard   (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

Il Modello standard (MS)è una teoria fisica che descrive tre delle quattro forze fondamentali note: le interazioni forte, elettromagneticae debole (le ultime due unificate nell'interazione elettrodebole) e tutte le particelle elementari ad esse collegate.


Le previsioni del Modello standard sono state in larga parte verificate sperimentalmente con un'ottima precisione, tuttavia esso, non comprendendo la forza gravitazionale, per la quale non esiste ad oggi una teoria quantisticacoerente, non può essere considerato una teoria completa delle interazioni fondamentali.

L'unificazione delle interazioni elettromagnetica e debole nel Modello standard è dovuta a Steven Weinberg e Abdus Salam, che indipendentemente (rispettivamente nel 1967 e 1968)[1][2]estesero e completarono una prima formulazione di Sheldon Glashow basata su una teoria di Yang-Mills con gruppo di gauge SU(2)xU(1)[3], che incontrava difficoltà legate all'introduzione diretta delle masse dei bosoni vettori intermedi. Weinberg e Salam integrarono il lavoro di Glashow con la proposta di Peter Higgsed altri di rottura spontanea di simmetria[4][5][6], che permette di dare origine alle massedi tutte le particelle descritte nel modello.

Alla base della formulazione del Modello standard viene posto un principio di simmetria fondato sulla teoria di Yang-Mills. Questo consiste nell'invarianza della teoria sotto opportune trasformazioni, dette trasformazioni di gauge. L'invarianza di gauge garantisce la coerenza matematica e la predittività della teoria, ossia quella che tecnicamente viene definita rinormalizzabilità.

Le interazioni fondamentali vengono rappresentate nel gruppounitarioSU(2)×U(1)×SU(3), costituito dal prodotto di SU(2)×U(1)che descrive le interazioni elettromagnetiche e deboli (unificate nell'interazione elettrodebole), con SU(3)che descrive le interazioni forti. La descrizione delle interazioni elettromagnetiche attraverso il gruppo U(1)prende il nome di elettrodinamica quantistica, o QED, mentre la descrizione delle interazioni forti attraverso il gruppo SU(3) prende il nome di cromodinamica quantistica, o QCD.

Ad ogni gruppo considerato corrispondono i bosoni vettori, che, come già detto, sono i mediatori delle forze osservate in natura e il cui numero dipende da quello dei generatori, che è una proprietà matematica del gruppo stesso. Al sottogruppo SU(2)×U(1) corrispondono il fotone, mediatore dell'interazione elettromagnetica, ed i bosoni W (carichi) e Z (neutro), mediatori dell'interazione debole, mentre al sottogruppo SU(3) corrispondono otto gluoni, dotati di carica di colore.
 

E la Lagrangiana?

Come recita il sottotitolo del libro di Leonard Susskind, Il minimo teorico, Codice edizioni, 2014, qui potete trovare “Tutto quello che dovete sapere per fare della (buona) fisica”.

Cominciamo con un’osservazione generale sul problema principale della meccanica classica: determinare le traiettorie (o orbite) dei sistemi a partire dalle equazioni del moto. Di solito sono note 3 cose: le masse delle particelle, un insieme di forze (o una formula per l’energia potenziale) e le condizioni iniziali (coordinate e velocità). Il moto viene poi determinato in accordo con la seconda legge di Newton (F=ma).

La meccanica lagrangianaè una ri-formulazione della meccanica classica utilizzando il principio di minima azione. Tale formulazione lagrangiana gioca un ruolo importante nel consentire una più "profonda" comprensione della fisica, anche per il fatto che il principio di minima azione si applica anche alla meccanica quantistica. L'azionefisica e la fase quanto-meccanica sono infatti legate dalle costante di Planck, ed il principio dell'azione stazionaria può essere descritto attraverso l'interferenza costruttiva di funzioni d'onda.

Il formalismo lagrangiano e il principio di minima azione sono anche strettamente legati al teorema di Noether, che collega quantità conservate del moto con le simmetrie continue di un sistema fisico. Questo ambiente fornisce un formalismo naturale per la "prima quantizzazione", includendo commutatoritra determinati termini delle equazioni di Lagrange relative al moto di un sistema fisico.

Il principio di minima azione è l’espressione più compatta delle leggi della fisica:

δA = 0

L’azione  A è definita come integrale della lagrangiana:     L = T - V
dove T e V sono rispettivamente Energia Cinetica e Potenziale.

Ciò che bisogna conoscere per specificare L sono le masse delle particelle (per l’Energia Cinetica) e il Potenziale. Non è un caso, ovviamente, che queste siano le stesse quantità necessarie per scrivere le equazioni del moto di Newton.
 

Concludo con alcune considerazioni di Richard Feynman - The Feynman Lectures on Physics:

52–3  Symmetry and conservation laws

The symmetries of the physical laws are very interesting at this level, but they turn out, in the end, to be even more interesting and exciting when we come to quantum mechanics. For a reason which we cannot make clear at the level of the present discussion — a fact that most physicists still find somewhat staggering, a most profound and beautiful thing, is that, in quantum mechanics, for each of the rules of symmetry there is a corresponding conservation law; there is a definite connection between the laws of conservation and the symmetries of physical laws. We can only state this at present, without any attempt at explanation.

The fact, for example, that the laws are symmetrical for translation in space when we add the principles of quantum mechanics, turns out to mean that momentum is conserved.

That the laws are symmetrical under translation in time means, in quantum mechanics, that energy is conserved.

Invariance under rotation through a fixed angle in space corresponds to the conservation of angular momentum. These connections are very interesting and beautiful things, among the most beautiful and profound things in physics.
Incidentally, there are a number of symmetries which appear in quantum mechanics which have no classical analog, which have no method of description in classical physics. One of these is as follows: If ψ  is the amplitude for some process or other, we know that the absolute square of ψ  is the probability that the process will occur. Now if someone else were to make his calculations, not with this ψ , but with a ψwhich differs merely by a change in phase (let Δ  be some constant, and multiply e iΔ   times the old ψ), the absolute square of ψ′, which is the probability of the event, is then equal to the absolute square of ψ:
ψ′ = ψ e iΔ ;   ψ2 =ψ2          (52.1)

Therefore the physical laws are unchanged if the phase of the wave function is shifted by an arbitrary constant. That is another symmetry. Physical laws must be of such a nature that a shift in the quantum-mechanical phase makes no difference. As we have just mentioned, in quantum mechanics there is a conservation law for every symmetry. The conservation law which is connected with the quantum-mechanical phase seems to be the conservation of electrical charge. This is altogether a very interesting business!
 

E infine una breve nota sul ferromagnetismo.

Nel caso del ferromagnetismo il fenomeno è più complesso e non esiste una spiegazione classica. Sono ancora presenti dei momenti magnetici intrinseci che vengono orientati concordemente al campo esterno, solo che in questo caso basta un campo anche debole per produrre un orientamento molto forte. In particolare si immagina che al suo interno il materiale ferromagnetico sia organizzato in domini ferromagnetici. Tali domini presentano un momento magnetico definito, ma in condizioni normali l’orientazione reciproca dei vari domini è casuale e l’effetto globale piccolo o del tutto nullo. In presenza di un campo magnetico esterno, i domini si orientano progressivamente producendo un forte incremento del campo magnetico nella materia, fino a completa orientazione di tutti i domini.

Il ferromagnetismoè la proprietà di alcuni materiali, detti ferromagnetici, di magnetizzarsi molto intensamente sotto l'azione di un campo magnetico esterno e di restare a lungo magnetizzati quando il campo si annulla, diventando così magneti. Questa proprietà si mantiene solo al di sotto di una certa temperatura, detta temperatura di Curie, al di sopra della quale il materiale si comporta come un materiale paramagnetico. Per il ferro, ad esempio, questa temperatura è di circa 770 °C.

Il ferromagnetismo rappresenta uno dei principali problemi aperti della fisica dello stato solido, anche se esistono essenzialmente due modelli teorici che riescono a descriverlo: il modello di Ising e il modello di Weiss, basati entrambi sull'hamiltoniana di Heisenberg, che tuttavia utilizzano grosse approssimazioni.

 
Dell’importante matematica Emmy Noether ho già parlato molte volte in questo blog ad esempio qui.
 

 

152. Mele ed Etilene

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Dovendo far maturare frutta acerba, potreste sentirvi consigliare di mettere la frutta in un sacchetto insieme con una mela.

Le mele, infatti, producono etilene, che stimola la maturazione della frutta.
Per questo motivo la frutta messa vicino alle mele matura più in fretta.

Ma non è sempre vero.

Non tutti i frutti sono sensibili all'etilene: le arance e i limoni, per esempio, smettono di maturare quando vengono colti dall'albero e non risentono di variazioni legate alle presenza di etilene esterno.
 
 
L'etileneè il più semplice degli alcheni, la sua formula chimicaè  C2H4

I due atomi di carbonio sono uniti da un doppio legame covalente, la rotazione attorno al quale richiede di gran lunga molta più energia rispetto alla rotazione attorno ad un legame singolo. Di fatto, in condizioni normali, la rotazione è impedita.
Il doppio legame tra i due atomi di carbonio, con la sua elevata densità elettronica, rende la molecola dell'etilene chimicamente molto più reattiva di quella di molecole simili ma prive del doppio legame (come l'etano).
A temperatura e pressione ambiente si presenta come un gas incolore, dal lieve odore dolciastro. È estremamente infiammabile. Oltre ad essere un importante prodotto nell'industria chimica (è ad esempio il composto chimico da cui si ottiene il polietilene), è anche un ormoneper molte specievegetali. Viene sintetizzato dalle piante a partire dall'amminoacidometionina, parzialmente stimolate dal fitoormone auxina. Come ormone, influisce sulla germinazione e sull'invecchiamento della pianta. Provoca la maturazione dei frutti, lo sviluppo dei germogli, la caduta delle foglie in autunno e la morte di parti della pianta. Poiché gas, si trova in tutti gli spazi intracellulari.

Etilene,  Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
 

Chi volesse approfondire l’argomento può ad esempio consultare il post del 17 agosto 2008, Frutta all’etilene, contenuto nella rubrica “Scienza in cucina” di Dario Bressanini  (Le Scienze Blog).


 

153. Acqua ed Aria

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Quando capita di fare una traversata con un traghetto, ci rendiamo conto della quantità di acqua presente nel mare. Circa il 70,8% della superficie terrestre è coperta da acqua.
 
I dati fisici della Terra sono:
 
Diametro equatoriale          12 756,27 km
Diametro polare                  12 713,50 km
Superficie                             5,1 × 108 km²
Volume                            1,083 × 1012 km³
Massa                              5,974 × 1024 kg
 
La superficie dei vari oceani è circa:       3,6 × 108 km²
 


La Fossa delle Marianne è la più profonda depressione oceanica conosciuta al mondo. È localizzata a nord-ovest dell'Oceano Pacifico, ad est delle isole Marianne, a 11° 21' nord di latitudine, e 142° 12' est di longitudine, tra Giappone, Filippine e Nuova Guinea.
Il punto più profondo si trova a circa 11 km sotto il livello del mare.
 
La profondità media è invece stimata essere nell’intorno di 4 km.
 
E’ quindi semplice ricavare che il volume dell’acqua è di 1,4 x 109 km3circa, che corrisponde ad una sfera con un diametro di 1390 km (poco meno della distanza tra Roma e Londra).
 
 
Un calcolo analogo può essere eseguito per l’atmosfera terrestre; in questo caso la stima del diametro della sfera risulta 1999 km.
 
 
 
 
 
E’ infine interessante vedere come la piccola frazione di acqua potabile (qualche millesimo) sia utilizzata per produrre cibo:
 
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